«La mia pelle è impazzita da quando è iniziata la quarantena», ha lamentato Emily Ratajkowski in una storia pubblicata sul suo profilo Instagram lo scorso fine settimana. Così la modella dagli scatti social più hot di tutta Hollywood ha fatto quello che avrebbe fatto qualsiasi altra addicted della cura della pelle: ha rinnovato la sua beauty routine includendo, per la prima volta, un siero viso alla bava di lumaca.
Già famosa nello skincare delle celeb da anni (Gwyneth Paltrow e Katie Holmes, per esempio, la adorano), la bava di chiocciola è tornata è essere al centro dell’attenzione in quarantena per le sue proprietà altamente lenitive e riparatrici: «L’applicazione della nostra bava spray prima di indossare la mascherina consente di proteggere la pelle esaltando il suo potere filmico, mentre il suo utilizzo immediatamente dopo permette di sfruttare le sue caratteristiche curative, rigeneratrici e lenitive», spiega Chiara Lovera, responsabile cosmetica dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura Cherasco e del marchio S’Agapò.
L’importante, infine, è scegliere un prodotto sicuro e che utilizzi dei metodi di estrazione della bava coscienziosi: «Gli strilli “100% bava di lumaca” sul packaging spesso sono uno specchietto per le allodole. È necessario verificare la sua percentuale all’interno dell’INCI. Nelle nostre formule, per esempio, la bava è presente al 65%. Ultimamente stiamo sperimentando una bava liofilizzata per aumentarne la percentuale. Altro aspetto da considerare è il metodo di estrazione della bava. Nei nostri allevamenti di Cherascho utilizziamo il Muller One, un macchinario cruelty free che permette di ottenere una bava di alta qualità agendo sul piacere dei molluschi e non sul loro stress», conclude Lovera.
Vanity Fair, articolo di Eleonora Negri